venerdì 17 maggio 2013

La crisi morde la Francia... Ora senza pietà !

Visti gli ultimi dati dell'economia europea, scopriamo che anche la Francia comincia ad avere il fiato corto e la crisi comincia a bussare alle porte dei cugini d'oltralpe. Il ministro dell'economia francese lancia l'allarme e chiede anche alla Germania di rivedere il patto europeo verso una politica con meno austerità. Noi italiani lo chiedevamo da anni, e mai nessuno ha voluto intraprendere questa strada. Infatti la triade europea della Troika, dopo aver massacrato i fratelli ellenici e gli amici ciprioti, e aver commissariato la politica italiana, adesso chiede, insieme all'asse franco-tedesco, una inversione di rotta. Questo nuovo atteggiamento poteva essere condivisibile, se prima Francia e Germania avessero mostrato elasticità nei confronti degli altri.

Infatti l'atteggiamento beffardo avuto sopratutto nei nostri confronti, ricordiamo il sorrisetto Merkel-Sarkozy, fa parte della loro cultura e i dei due paesi hanno nel proprio intimo, questo atteggiamento di superiorità intellettuale a discapito degli altri paesi europei . Quindi se la nostra società sta pagando l'atteggiamento di sudditanza psicologica nei confronti della comunità europea, grazie alla compiacenza di qualche politico nostrano a Bruxelles, ora non possiamo tornare indietro e le regole imposte a tutti noi devono essere rispettate da tutti, opponendoci con forza ad una non eventuale politica di austerità che si andrebbe ad imporre alla Francia. Se questo non accadesse significherebbe soltanto una cosa: la comunità europea non esiste e quindi bisognerebbe uscirne ed intraprendere una politica di tipo anglosassone. Infatti appare agli occhi di tutti noi, che la rincorsa all'accreditamento europeo lo fa il nostro paese, e non il contrario, che cerca di adottarsi al modello franco-tedesco, invece di farsi promotrice di una politica per integrare i vari sistemi.


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