giovedì 9 maggio 2013

Cronaca di una folle giornata sul treno


Anche oggi nella tratta urbana ferroviaria di Roma La Storta-Valle Aurelia è stata una giornata di ordinaria follia. Infatti i famosi treni che venivano pubblicizzati da Ferrovie dello Stato, con lo slogan “Roma e Viterbo sono più vicine”, hanno nuovamente bucato l’orario, con conseguente disagio di centinaia di utenti. Veniamo alla cronaca: come diceva Battisti in una canzone, alle ore 7.57 il treno “veloce” che proveniva da Viterbo e che quindi dove abbattere i tempi di percorrenza, per il terzo giorno consecutivo è arrivato a La Storta con 20 minuti di ritardo, stranamente il display ne segna 15 ma puntualmente arriva 5 minuti dopo. Questo ha provocato su tutta la tratta accumulo di ritardi e soppressione dei treni “locali”.


Conseguenza: banchine riempite all'inverosimile  ritardi che si accumulavano, persone inferocite che per l’ennesima volta hanno dovuto giustificare il proprio ritardo al datore di lavoro. Nulla da contraddire se l’evento fosse eccezionale, ma fa rabbia quando accade in un orario di punta e tre giorni su tre giorni (non accade stranamente quando ci sono gli scioperi !!), ma fa rabbia anche quando accade alla Capitale d’Italia, dove al posto di ragionare su un servizio pubblico su ferro di tipo metropolitano da Cesano, vince ancora la mentalità degli anni trenta di vedere questo quadrante non come parte integrante della città. Infatti il treno regionale a la priorità sui locali, con il solo problema che il 60% dell’utenza è sul secondo tratto. Peccato che però in quegli anni almeno i treni erano puntuali.

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