Il giorno 11
novembre di ogni anno ricade la festa di San Martino che nel gergo popolare è
conosciuta anche come “festa dei cornuti”. Nell'antichità le corna erano un simbolo regale,
adornavano la fronte degli dei, simboleggiavano potenza e luce nella tradizione
giudeo-cristiana e fecondità e felicità nella tradizione greco-romana. Ma le
corna richiamavano alla mente anche il pericolo delle bestie selvagge e la
fertilità del toro che incorna.
Ma l’11
novembre è facile imbattersi nei Borghi nel Bel Paese in feste e convivi, e l’usanza
italica vuole che in questo giorno si assaggi per la prima volta il vino
novello, frizzante ed ingannatore, mangiando castagne e carne alla brace. Ma realmente
chi era San Martino e perché divenuto
patrono dei cornuti?
Ma gli Dei
dell’Olimpo lo sbeffeggiarono e lo derisero, la delusione di Vulcano fu ancora
più atroce. Tradizione vuole che in quel momento venne coniato il famoso detto “cornuto
e mazziato”.
Per i
Cristiani invece l'11 Novembre,
ricorda la sepoltura di San
Martino di Tours.
San Martino di
Tours è stato uno dei
primi santi non martiri della Chiesa Cattolica. Nato intorno al 317 D.C e figlio
di un tribuno della legione,
rivestiva la carica di "circitor" nella Gallia, dove visse
l'esperienza che cambiò per sempre la sua vita e lo consegnò alla storia e alla
santità.
La leggenda narra che San Martino, una
notte, mentre ispezionava i posti di guardia, incontrò un misterioso mendicante, il quale infreddolito e
vestito con pochi stracci addosso, venne aiutato dal nobile Martino che gli
offrì metà del suo caldo mantello
militare, tagliandolo con la spada. Martino quella notte sognò Gesù che, vestito del suo mantello,
raccontava agli angeli del soldato. Al suo risveglio trovò il suo mantello completamente
integro.
San Martino, dopo la mistica
esperienza, si convertì, fu battezzato e dopo vent'anni di carriera militare,
divenne Vescovo di Tours, dove
acclamato dai suoi cittadini, proseguì umilmente fino alla morte la sua opera
pastorale.
Altri ancora invece ritengono che nel
medio evo, in questo periodo si svolgevano feste e fiere di animali con le
corna, mentre altri, la associano al potere rappresentato dai copricapo a forma
di corna, come le corone o le mitre dei vescovi.
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