Dopo i gravi fatti avvenuti prima della partita di calcio di Europa League in Piazza di Spagna, dove si è scatenata una guerriglia urbana, con la devastazione della piazza e il danneggiamento della Barcaccia del Bernini da parte di alcuni tifosi della squadra olandese del Feyenoord, corre l'obbligo di porsi dei seri interrogativi su quanto avvenuto. Infatti molti di noi, esperti di calcio e non, era consapevole di quello che poteva avvenire, percependo chiaramente che le autorità preposte non stavano facendo un opera di prevenzione efficace. Ma tornando ai fatti di oggi, non si capisce perché i tifosi, o presunti tali, non siano stati raccolti in appositi check point e perché non c'è stato un efficace controllo preventivo. Infatti già nelle prime ore della giornata di ieri si vedevano tifosi olandesi ubriachi vagabondare per le strade del centro. Forse si poteva intervenire come hanno fatto un anno prima le forze di polizia e le autorità polacche nei confronti di alcuni tifosi romani in occasione di un'altra partita di Europa League, che per molto meno o non aver commesso nulla, li hanno manganellati, arrestati e lasciati marcire in prigione per molto tempo. Ma con il vento di guerra che spira dalla Libia, con i taglia gola dell'Isis ormai alle porte del Bel Paese, ci si aspettava più attenzione e non vedere l'inefficienza del sistema sicurezza in caso di attacco interno. Ora qualcuno ci spieghi gentilmente come lo Stato possa difendere le nostre coste, la nostra incolumità da possibili attacchi terroristici se nemmeno è capace di arginare alcune centinai di tifosi inebriati dall'alcool.
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