Due eventi apparentemente lontani fra loro e non
confrontabili stanno segnando come un solco profondo la politica italiana negli
ultimi giorni: la condanna e la decadenza dal Senato della
Repubblica di Berlusconi, e l’ordine di deposizione presso un tribunale di Napolitano.
In uno, la Corte di Cassazione conferma la
decisione della corte di appello riguardo al processo Mediaset a quattro anni di detenzione (di cui tre beneficiati
dall'indulto) a Berlusconi e conseguente decadenza dal Senato per ottemperare alla
controversa Legge Severino; l’altro, l’ordine
di deporre come testimone al processo sulla trattativa tra pezzi
dello Stato e la mafia, a Napolitano. A chiedere l’audizione del Presidente Napolitano è stato il presidente della Corte d’Assise Alfredo Montalto, che ha accolto le richieste dell’accusa rappresentata in aula dal
pm Nino Di Matteo. Due eventi fra loro lontani,
eventi agli antipodi e molto diversi, ma figli della stessa madre ovvero quella del
sistema Italia.