Il
23 ottobre del 1956 ebbe inizio la rivolta Ungherese contro l’invasione dell’armata
rossa, terminata il giorno 11 novembre dello stesso anno con una dura
repressione da parte delle truppe sovietiche. Nella sollevazione armata
anti-sovietica morirono 2652 Ungheresi, 720 soldati russi e 250.000 Ungheresi
scapparono dalla futura dittatura in occidente.
La
rivolta ebbe inizio con una manifestazione pacifica organizzata da migliaia di
studenti a cui si aggiunsero altri manifestanti, trasformandosi in rivolta
contro la dittatura di Ròkosi e la presenza sovietica nel paese.
Molte
furono le critiche a questo intervento, ma molti furono invece i sostegni da
parte dell’organizzazioni partitiche comuniste dell’epoca.