Il giorno 11 luglio alle ore 19, nella splendida cornice del Borgo storico
di Isola Farnese, presso la sala ristorante del Tempio di Apollo, si svolgerà
la presentazione del Progetto "Valorizzare Veio". Tale progetto,
ideato dall'Associazione "Valorizziamo Veio" e dalla SEA TUSCIA, spin
off universitario della Tuscia di Viterbo, in collaborazione con le
associazioni “La Tavola Rotonda” e “Antonio Traversini”, intende promuovere un
programma stabile di iniziative di particolare rilievo per la conoscenza e la
salvaguardia del territorio di Veio.
Le motivazione che hanno spinto alla stesura del progetto è dovuto al
progressivo accentuarsi di fenomeni di globalizzazione che ha prodotto nel
nostro Paese lo sviluppo di una maggiore coscienza civica rivolta al Bene
territoriale e alle sue intrinseche potenzialità che vengono oggi interpretate
quali volani dello sviluppo economico e sociale. Nel corso degli anni è andata
altresì crescendo la consapevolezza nell'opinione pubblica che la rilevanza
strategica della fruizione dei beni pubblici sia legata alle risorse locali. In
questo contesto si inserisce il progetto “Valorizzare Veio”, la cui mission
consiste nel rilancio e nello sviluppo del comprensorio territoriale in antico
pertinente alla città etrusca di Veio. Due sono gli obiettivi principali del progetto:
- soddisfare
e supportare le necessità del sistema sociale presente sul
territorio;
- promuovere
e esaltare gli “ingredienti” che contraddistinguono, perché unici, il
tessuto vivo del territorio stesso.
La
valorizzazione e la tutela delle risorse naturali rappresentano l’aspetto
cruciale per l’innesco di processi di sviluppo endogeno nelle aree con elevate
criticità di gestione e ubicate in periferia, con la creazione di una rete di
sinergie e soggetti legati al territorio, al fine di offrire un prodotto che
soddisfi le aspettative degli utenti. Vista l’importanza del sito archeologico
di Veio dal punto di vista
storico, culturale e ambientale, è
fondamentale la creazione di partnership tra
associazioni, enti universitari, soggetti pubblici e privati che abbiano come
obiettivo la conoscenza e la custodia dell’area di Veio, delle sue peculiarità,
delle atmosfere genuine legate al mondo rurale, nonché il recupero dei prodotti
della tradizione locale e la fruizione del suo patrimonio artistico e
culturale. L‘idea nasce dal fatto che, nonostante il forte interessamento delle
autorità istituzionali, il sito di Veio abbia bisogno comunque di un continuo
monitoraggio e di una maggiore vigilanza, poiché soggetto a deperimento
naturale e ad azioni di degrado umano. Attualmente la visita al comprensorio
può effettuarsi seguendo vari itinerari inseriti nel Paco Regionale di Veio. Il
pianoro urbano è privo di recinzione, se non quelle dei campi e delle proprietà
private. Gli itinerari sono accessibili senza biglietteria di entrata, tranne
che per il Santuario di Portonaccio, visitabile tramite ingresso a pagamento.
Per chi volesse recarsi alla scoperta di Veio senza una guida specializzata
l’impresa può risultare se non impossibile quanto meno difficoltosa, poiché
mancano indicazioni chiare ed esaustive in loco: i cartelli posti dal Parco di
Veio sono stati oggetto di vandalismo; contesti naturali incantevoli si
presentano oggi scempiati da ogni tipo di rifiuto ed alcuni tratti di itinerari
risultano isolati e mal segnalati; inoltre risulta scarsa la conoscenza
dell’area, soprattutto nell'ambito del comparto turistico, poiché allo stato
attuale offre una minor quantità di servizi rispetto ad atri siti etruschi come
Cerveteri e Tarquinia. L’obiettivo prefissato è dunque quello di dare coerenza
e continuità ad un programma stabile di iniziative di particolare rilievo per
la messa a regime di tutte le potenzialità del territorio di Veio, di attivare
fonti economiche europee e private per promuovere attività di fruizione
turistico-ricreativa consapevole, eco-compatibile ed eco-sostenibile,
incentivando un dettagliato piano di marketing territoriale. La valorizzazione
del bene culturale non deve essere considerata come un obiettivo fine a se
stesso, ma come un qualcosa di interno ad un sistema integrato, che favorisca
la crescita di una più profonda coscienza nella collettività del proprio
patrimonio, da scoprire e divulgare.
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