martedì 27 maggio 2014

Finale Ginnastica artistica CSI: una bellissima esperienza di crescita per tutta la famiglia

Finale Ginnastica artistica CSI: una bellissima esperienza di crescita per tutta la famiglia



Palazzetto Sporto Lignano Sabbiadoro - fonte CSI
Nella splendida cornice di Lignano Sabbiadoro, località in provincia di Udine, si è svolto dal 21 al 25 maggio il 12° campionato nazionale di ginnastica artistica del Centro Sportivo Italiano (C.S.I.). Gli atleti impegnati nella finale nazionale, circa 1500, sono i rappresentanti delle 91 società sportive provenienti da dieci regioni italiane: Lazio, Lombardia, Piemonte, Liguria, Veneto, Emilia Romagna, Abruzzo, Marche, Campania e Sicilia. I ginnasti del CSI si sono sfidati in appassionanti gare a suon di verticali, punte tese, volteggi e salti. Il duro e costante impegno negli allenamenti per arrivare in finale è stato ripagato con un’appassionante sfida e momenti di condivisione non solo sportiva. Per tutti i genitori impegnanti sulle tribune a fare il tifo e per gli tutti gli atleti è stata un’esperienza che arricchirà il loro bagaglio culturale: un’occasione di crescita sia individuale che collettiva.
E per questo dobbiamo dire grazie al mondo dell’associazionismo che ha permesso a tutti di essere presenti all’evento. Un’esperienza che non sarebbe stata possibile vivere e condividere senza l’associazionismo dilettantistico sportivo. Associazioni come la Diada Sport, partita da La Storta, periferia nord di Roma, e una dei protagonisti all’evento. Ma più semplicemente un insieme di persone dedite allo sport con amore e perseveranza, che ogni giorno forma i ragazzi costruendo un gruppo affiatato, una grande famiglia che li accoglie e li accompagna in questa nuova esperienza.
Inimmaginabile l’emozione nell’entrare nel palazzetto per vivere e partecipare alle gare, incredibile l’atmosfera che si respira, inebriate la forza che sprizza fuori dai corpi degli atleti, entusiasmante la volontà di tutti gli insegnanti che con amore continuano ad essere un punto di riferimento per tutti loro. La sfilata dei partecipanti prima delle premiazioni divise per regioni, ti fa capire che questo è uno sport che lega l’individualità al collettivo, con regole ben precise, ma che fortifica la personalità, l’autostima, stimola la creatività e l’autodisciplina dei ragazzi. Una bellissima esperienza di crescita.

venerdì 16 maggio 2014

12 maggio 1974-2014: 40 anni di emozioni e passione


Molti l’hanno definita la serata dell'orgoglio laziale, altri un ritrovo di vecchi amici per festeggiare i mitici ragazzi del'74 che riportarono lo scudetto del campionato di calcio nella Capitale dopo decenni, ma per i 65.000 tifosi che hanno riempito lo Stadio Olimpico lunedì 12 maggio era molto di più: un mixer di emozioni, passione e ricordi. Infatti in un triangolare calcistico si sono ritrovati i giocatori che hanno reso mitica la maglia della Lazio calcio con la vincita dello  scudetto nella stagione 1973-74, i protagonisti dell'incredibile salvezza dai” -9” e gli indomabili interpreti della stagione 1999-2000 che conquistarono ben sette tra trofei nazionali ed europei. Quella sera tutti i ricordi sono affiorati con vigore e le emozioni prendere il sopravvento. Il ricordo dei nostri padri immancabilmente si fa più forte e il pensare che molti di loro non sono lì con noi per condividere tutto questo ti fa scendere una piccola lacrima, un groppo in gola e una stretta al cuore ti stordisce per tutta la durata dell'evento. Questa serata non è stata solo un avvenimento per rivedere i nostri vecchi beniamini calcistici o per essere nuovamente trasportati in quella dimensione gloriosa passata, ma è stato una serata per riscoprire quelle trepidazioni mai sopite e ritrovare quell'adrenalina che hanno nutrito il nostro corpo per giorni e anni.


venerdì 9 maggio 2014

Expo 2015 e calcio: più Italia e meno Europa, siamo sicuri?

In una settimana siamo riusciti a confermare quanto di negativo riesce a dare il nostro Paese in occasioni importanti. Due eventi apparentemente lontani fra loro, ma figli della stessa madre, hanno avuto una forte risonanza internazionale grazie ai social e alla TV: i fatti sconvolgenti della finale di calcio di Coppa Italia e gli arresti per i lavori per la realizzazione dell’Expo 2015.
L'Expo 2015 doveva essere il biglietto da visita per la presidenza italiana del semestre europeo e la finale di Coppa Italia uno spot per il calcio italiano.
Purtroppo l’immagine di un Paese che sta tentando di uscire dalla crisi e che sta cercando di ricostruirsi una nuova credibilità, ha subito un brutto e duro colpo. Ma quello che fa riflettere e come questo Paese, nelle occasioni che contano, dimostra come non riesce a costruire qualcosa di duraturo e di stabile, non riuscendo a creare delle vere opportunità di rilancio sociale, lavorativo e culturale. Evidentemente nel Dna di noi italiani persiste un cromosoma singolare, difficile da estirpare anche con le nuove tecnologie scientifiche: la corruzione, la furbizia e il tirare a campare.