Contenitori Via Trionfale Roma 2006 |
Che la
“mondezza” puzzi è un dato di fatto, che qualcosa nella raccolta e gestione dei
rifiuti romani non andava lo si sospettava da tempo, che vi fosse un intreccio
tra imprenditoria e politica è noto, ma uno scandalo di una simile portata, che
ha disposto l’arresto in questi giorni di alcuni esponenti politici del Lazio,
di dirigenti ed ex-dirigenti della Regione Lazio e nomi di spicco
dell’imprenditoria nazionale, forse neanche uno sceneggiatore cinematografico
poteva immaginare.
Dai mass media apprendiamo che secondo l’accusa tonnellate di
rifiuti destinati alla differenziata mai trattata finivano nella discarica
romana di Malagrotta, ricordiamo la più grande d’Europa, nonostante i
proprietari incassassero soldini per questo trattamento. Tale situazione
permetteva inoltre di dichiarare la discarica in emergenza e quindi la
costrizione nel trovare nuovi siti.
Ma dopo
aver visto Roma coperta di rifiuti nel periodo post Natale, con i maiali che
pascolavano liberamente in strada (poi qualcuno ci dica come siano arrivati in una zona residenziale e quindi chi li teneva in giardino!), alla
difficoltà quotidiana di fare una raccolta differenziata, ma anche ad una
difficoltà estrema nel muoversi sui marciapiedi capitolini, visto che negli
anni sono diventati alloggiamenti prediletti dei contenitori per la raccolta
dei rifiuti urbani, tutti noi ci aspettavamo che qualcosa potesse e dovesse
succedere. È vero che bisogna distinguere tra chi opera per la raccolta e chi
la tratta, ma se tutto venisse confermato, purtroppo il tutto si riconducerebbe
ad un comun denominatore, e quindi prendere atto che il sistema raccolta-trattamento-discarica-riciclo
dei rifiuti urbani romani ha fatto tilt e quindi deve essere necessariamente
rivisto.
Trent'anni
son tanti, molto più di una generazione, e sono lontani i tempi in cui alla
scuola elementare ci impartivano lezioni di educazione civica su come trattare
i rifiuti a casa e l’importanza del riciclaggio, per poi scoprire dopo anni che
era del tutto inutile, perché, se le accuse venissero confermate, nulla serviva
e il nostro contributo a salvare il mondo dall'inquinamento era del tutto inutile.
Quindi oltre alla gravità delle accuse forse il danno vero è stato proprio
questo, il finto buonismo perpetuato nel tempo e applicato per fare altro.
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