venerdì 10 gennaio 2014

La mondezza di Roma puzza veramente!

Contenitori Via Trionfale Roma 2006
Che la “mondezza” puzzi è un dato di fatto, che qualcosa nella raccolta e gestione dei rifiuti romani non andava lo si sospettava da tempo, che vi fosse un intreccio tra imprenditoria e politica è noto, ma uno scandalo di una simile portata, che ha disposto l’arresto in questi giorni di alcuni esponenti politici del Lazio, di dirigenti ed ex-dirigenti della Regione Lazio e nomi di spicco dell’imprenditoria nazionale, forse neanche uno sceneggiatore cinematografico poteva immaginare.
Dai mass media apprendiamo che secondo l’accusa tonnellate di rifiuti destinati alla differenziata mai trattata finivano nella discarica romana di Malagrotta, ricordiamo la più grande d’Europa, nonostante i proprietari incassassero soldini per questo trattamento. Tale situazione permetteva inoltre di dichiarare la discarica in emergenza e quindi la costrizione nel trovare nuovi siti.
Ma dopo aver visto Roma coperta di rifiuti nel periodo post Natale, con i maiali che pascolavano liberamente in strada (poi qualcuno ci dica come siano arrivati in una zona residenziale e quindi chi li teneva in giardino!), alla difficoltà quotidiana di fare una raccolta differenziata, ma anche ad una difficoltà estrema nel muoversi sui marciapiedi capitolini, visto che negli anni sono diventati alloggiamenti prediletti dei contenitori per la raccolta dei rifiuti urbani, tutti noi ci aspettavamo che qualcosa potesse e dovesse succedere. È vero che bisogna distinguere tra chi opera per la raccolta e chi la tratta, ma se tutto venisse confermato, purtroppo il tutto si riconducerebbe ad un comun denominatore, e quindi prendere atto che il sistema raccolta-trattamento-discarica-riciclo dei rifiuti urbani romani ha fatto tilt e quindi deve essere necessariamente rivisto.
Infatti leggendo la rassegna stampa di quanto avvenuto in questi giorni a Roma, con l’arresto di alcune persone implicate nel trattamento dei rifiuti, nella gestione della discarica romana e nel controllo del sistema, tutto ciò che immaginavamo comincia purtroppo ad essere realtà, e il risveglio dal lungo sonno che ha avvolto la Capitale per oltre trent'anni, fatto da finti proclami, finisce ed inizia il risveglio, consci che ci attende un futuro difficile e duro. Ma la cosa che ti fa imbestialire e quando capisci la reale presa per i fondelli a cui siamo stati oggetti da chi doveva gestire e controllare al meglio un settore vitale della nostra società.

Trent'anni son tanti, molto più di una generazione, e sono lontani i tempi in cui alla scuola elementare ci impartivano lezioni di educazione civica su come trattare i rifiuti a casa e l’importanza del riciclaggio, per poi scoprire dopo anni che era del tutto inutile, perché, se le accuse venissero confermate, nulla serviva e il nostro contributo a salvare il mondo dall'inquinamento era del tutto inutile. Quindi oltre alla gravità delle accuse forse il danno vero è stato proprio questo, il finto buonismo perpetuato nel tempo e applicato per fare altro.

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