venerdì 12 luglio 2013

Italia divisa tra realtà e superficialità, ma la vede solo pagina 3 del free- press!

Uscire la mattina di casa, prendere il treno e la metro per andare a lavorare, ma prima di entrare in stazione, come consuetudine ti fermi e prendi il free - press per avere le ultime news.
Lo apri, lo sfogli e sgranando gli occhi pensi….ma in quale strano paese vivo?
Due titoli cubitali in due pagine adiacenti, l’uno che contrasta l’altro, due realtà di una nazione divisa. E’ vero, siamo stati sempre un paese frammentato e soltanto l’antica Roma ci aveva uniti sotto un’unica bandiera. Ma finita quell'epoca d’oro, la divisione ha regnato incontrastata: tra guelfi e ghibellini, tra comuni e signorie, tra repubbliche, tra comunisti e fascisti, tra socialisti e democristiani (almeno in apparenza …ma uniti nel dividersi la torta), tra nord e sud, tra massoni e cattolici, tra tifosi di calcio.
Ma i titoli di questa mattina sono il segnale di qualcosa ancor più forte, titoli antitetici che dividono l'Italia fra superficialità e realtà, tra fantasia e necessità:
  • Pagina due del free - press: “Governo , PD in rivolta –Il Cav rilancia Forza Italia –Caso Mediaset
  • Pagina tre del free - press: “Il taglio dei pannolini”- E’ crisi anche per i bambini

Davanti a questi titoli, che fotografano due realtà tanto diverse di una stessa società, paragoni il viaggiare del treno in cui sei con il paese Italia, ma con la differenza che mentre noi sappiamo dove scendere, l’altro sembra non trovare una stazione di arrivo e non capisci dove sta andando.
Infatti da una parte trovi l’effimero, con carnevalesche aventiniane del PDL per il caso Mediaset e le finte lacrime del PD che non vuole ma governa con il suo nemico da tre anni, dall'altra la dura e cruda realtà che la nostra società sta vivendo con il dramma di tante famiglie.
L’Italia profondamente così divisa forse non la si vedeva da sessantanni e purtroppo la differenza con allora è che adesso la percezione di quello che accade la vede soltanto la pagina tre del free - press.

Nessun commento:

Posta un commento